Dove eravamo rimasti?


La questione dell’inquinamento di Radio Vaticana rimane aperta.

In questi anni siamo riusciti ad ottenere tanto, ma non ancora abbastanza. La perizia epidemiologica ha evidenziato una associazione coerente, importante e significativa tra rischio di malattia per leucemia, linfoma e mieloma e lunga esposizione residenziale alle strutture di comunicazione di Radio Vaticana colpendo le zone di Anguillara Sabazia, Campagnano, Formello, e le aree del Municipio Roma XX e Roma XIX. In queste zone il fattore di ris
chio di malattia è addirittura 6 volte superiore.

La Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio, ha confermato la sentenza di condanna per il reato di getto pericoloso di cose, ribadendo la consapevolezza dei responsabili.



Bambini senza Onde, con la raccolta firme dell’ottobre 2011, ha chiesto alle amministrazioni locali interessate all’inquinamento elettromagnetico di prendere posizione ed iniziare un’attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio. Le 4400 firme hanno ottenuto un risultato storico: i Comuni di Anguillara, Campagnano e Formello stanno collaborando con il Comitato per far emergere nuovi casi di malattie per denunciarli alle autorità competenti.
Per la prima volta delle amministrazioni locali hanno avuto il coraggio di prendere posizione a favore dei cittadini. Nessuna risposta è giunta da Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma e dai Municipi Roma XX e XIX.

Le nostre firme sono arrivate fino a Bruxelles. Nel dicembre 2011, Bambini senza Onde ha depositato la petizione e il 18 giugno 2012 è stata accolta ottenendo l’avvio di un’indagine preliminare sui vari aspetti del problema da parte della Commissione Europea.

Finalmente nella Radio Vaticana qualcosa si muove. Il giorno dopo la nostra denuncia di alcuni casi di Leucemia infantile proprio a ridosso dell’impianto, la Radio Vaticana ha annunciato il termine, a partire dal 1°luglio 2012, di tutte le trasmissione in Onde Medie e quelle in Onde Corte verso la maggior parte dell’Europa e delle Americhe. La pressione esercitata dei cittadini ha ottenuto un altro risultato storico.
Siamo certi però che le trasmissioni rimanenti dirette in Africa, Medio Oriente ed Asia, mantengano critico il livello di inquinamento elettromagnetico e le sue conseguenze.

Oggi denunciamo un'ulteriore omissione ed un preoccupante disinteresse. Dopo 5 mesi non si è ancora in grado di comprendere se l’avvio di questa nuova programmazione abbia apportato alla cittadinanza dei benefici in termini sanitari ed ambientali.

I risultati ottenuti ci indicano la strada. Il diritto alla salute verrà restaurato solo con il coraggio dei malati e dei familiari pronti a denunciare le proprie patologie ai Comitati, portando insieme le cartelle cliniche ai Pubblici Ministeri e mettendo sotto pressione i protagonisti in negativo di questa vicenda.

Vi esortiamo a rimanere in contatto col Comitato Bambini Senza Onde per continuare a portare avanti una lotta civile per il diritto alla salute che ci riguarda tutti.
info@bambinisenzaonde.com
Tel: 3208408102

COMITATO BAMBINI SENZA ONDE