La raccolta che dura tutta la giornata di sabato è per un esposto «contro l'inerzia degli amministratori»
Il banchetto della raccolta firme |
ROMA - Raccolte in poche ore a Cesano sabato mattina di fronte alla
Chiesa centinaia di firme di residenti in calce a un esposto che sarà
inviato alla Procura della Repubblica, ai sindaci e al presidente della
Regione e della Provincia. La raccolta promossa dall’associazione
«Bambini senza onde» prosegue fino a sera. Oggetto: l’inquinamento
elettromagnetico di Radio Vaticana. I residenti chiedono una definitiva
svolta nel contenzioso ormai decennale che li oppone all’emittente del
Papa.
ESPOSTO ALLA PROCURA - «Con
questo documento - spiegano - vogliamo aprire la strada legale per poter
attivare un procedimento contro l'inerzia che i nostri amministratori
hanno avuto in tutti questi anni. Non ci torna il fatto che mentre il
Vaticano prendeva provvedimenti per i suoi residenti, il comandante
della scuola di fanteria avvertiva della pericolosità le sue truppe, noi
semplici cittadini italiani venivamo completamente ignorati…».
Destinatari diretti della protesta sono Procura della Repubblica ed enti
territoriali. L’esposto ricorda che per effetto della sentenza della
Cassazione del 24 febbraio scorso «è stato definitivamente accertato in
sede giudiziaria che gli impianti di Radio Vaticana siti in Santa Maria
di Galeria a partire dal 1999 hanno diffuso onde elettromagnetiche atte
ad offendere o molestare i residenti delle aree circostanti ed in
particolare a Cesano di Roma, arrecando agli stessi disagio, disturbo,
fastidio e turbamento». «Con tale pronuncia – ricorda l’esposto – è
stata confermata, oltre che la prescrizione del reato di getto
pericoloso di cose per prescrizione, la condanna di chi ha gestito la
radio all’epoca dei fatti al risarcimento dei danni in favore, tra gli
altri, di alcune famiglie residenti nell’area di Cesano».
Le antenne di Radio Vaticana in Cesano, a Santa Maria di Galeria |
VITA E SALUTE DEGLI ABITANTI - «Gli accertamenti giudiziari in
merito agli effetti delle onde elettromagnetiche emesse dagli impianti
di Radio Vaticana – continua l’esposto – non si sono affatto esauriti
con tale pronuncia, essendo ancora in corso indagini preliminari su
ulteriori ipotesi di reato. Estremamente più gravi e preoccupanti.
Perché riguardanti la vita e la salute degli abitanti nelle zone esposte
ai campi elettromagnetici generati da tali impianti; in particolare,
come è stato ampiamente riferito dai mezzi di informazione, l’ipotesi
sui cui indaga la Procura della Repubblica di Roma – resa più
consistente dalla perizia epidemiologica disposta dal Gip e durata oltre
tre anni – è relativa all’esistenza di rapporto di causa ed effetto tra
esposizione delle onde elettromagnetiche e i casi di leucemia infantile
e di tumori del sistema emolinfopoietico rilevati nella zona prossima
agli impianti dal 1999 ad oggi».
Misurazione delle emissioni delle antenne a Santa Maria di Galeria |
CASI SI LEUCEMIA E TUMORI - Conclusione? «Costituisce pertanto una
comprensibile esigenza dei residenti delle zone circostanti gli impianti
di Radio Vaticana – spiegano i residenti – che le indagini in corso
pervengano sollecitamente ad una persuasiva conclusione, allo scopo di
dare risposta alla comune ansia circa il rischio dell’insorgenza di
gravi malattie che incombe su di loro e sui loro congiunti per effetto
della prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche nonché allo
scopo di stabilire se da parte delle Autorità competenti siano state
poste in essere tutte le doverose iniziative dirette a contenere il
rischio per nla salute pubblica. Parimenti deve auspicarsi che anche i
competenti enti territoriali si impegnino per il futuro nel costante
monitoraggio dell’intensità dei campi elettromagnetici generati dagli
impianti di Radio Vaticana e si attivino per fornire alla popolazione
residente un’efficace e puntuale informazione sull’esistenza di
eventuali rischi per la sua salute». Insomma, ecco la richiesta finale,
si chiede di attuare tutte le iniziative per ridurre fino ad eliminare
il pericolo che le onde possano causare «l’insorgenza di ulteriori casi
di leucemia infantile, linfomi e tumori«. I residenti chiedono infine
che «siano costantemente svolti periodici accertamenti sui livelli
dell’inquinamento elettromagnetico nel territorio del XIX e del XX
Municipio di Roma e dei comuni di Anguillara Sabazia, Campagnano di Roma
e Formello».
Paolo Brogi
24 settembre 2011(ultima modifica: 25 settembre 2011 09:12)